Commenti
medio-standardizzati nelle pagine di coloro che si occupano della tutela degli
animali (non umani).
- Si parla
di animali.
-Commento:
eh ma gli umani che muoiono di fame?
- Si parla
di animali preda dei cacciatori.
- Commento:
eh ma gli animali degli allevamenti intensivi e che mangiamo ogni giorno?
- Si parla
di allevamenti intensivi.
- Commento:
gli allevamenti intensivi in Svizzera non esistono.
- Si parla
di alimentazione vegetariana.
- Commento:
eh ma i prodotti animali come il latte, le uova, il miele?
- Si parla
quindi di alimentazione vegana.
- Commento.
eh ma le scarpe, i vestiti, le cose di ogni giorno?
- Si parla
allora di cultura vegana.
- Commento:
eh ma non siete coerenti, per esserlo dovresti non guidare la macchina, non
camminare, non muovervi per non uccidere qualche animaletto.
- Parliamo
infine della cultura vegana da avvicinare ad altri accorgimenti.
- Commento:
eh voi siete solo degli estremisti.
- Si parla di animali in condizione di maltrattamento.
- Commento.
eh ma voi ai migranti non pensate?
- Si parla
di coloro che scappano anche per mancanza di cibo, in correlazione al sequestro
di ettari di foreste per le piantagioni di cereali destinati agli allevamenti
intensivi.
- Commento:
siete disinformati, dovete citare le fonti, non dovete parlare di queste cose
senza dirci per filo e per segno dove prendete le informazioni.
- Si parla
di un argomento scomodo (come la caccia) legato agli animali.
- Commento:
voi parlate sempre senza sapere, siete degli ignoranti.
- Si spiega
di essere laureati in campi riguardanti la natura (etologia, veterinaria, ...)
- Commento:
ecco, i soliti saccenti laureati.
- Si parla
della sempre più rara biodiversità, della storia ufficiale dell’uomo, dei
pericoli ambientali.
- Commento:
voi siete dei catastrofisti, fate allarmismo, dovreste stare zitti.
- Non si
parla di quest’argomento.
- Commento
in privato: perché non parlate mai dell’ambiente e di quello che sta
succedendo?
- Si parla
del pericolo causato dalla scomparsa delle api.
- Commento:
ma non avete niente di meglio da fare?
- Si parla
dell’impatto dell’alimentazione odierna sul Pianeta.
- Commento.
ma andate a lavorare, che è meglio.
Potrei
continuare, ma sono certo che vi stancherete almeno quanto ci stanchiamo noi
nel ripetere sempre le stesse cose, oppure come ci stanchiamo nel doverci
difendere continuamente. Eh sì, perché se oggi parli di animali e dici la
verità, sei un bersaglio, sei più malvisto di un killer, sei tacciato,
etichettato, insultato. Vietato non mangiare prodotti animali, altrimenti
diventi oggetto di vessazioni, di derisioni, di scherno, di improvvisi discorsi
da persone che sembrano appena laureate in nutrizione e storia dell’umanità. In
questi anni io sarei dovuto, nell’ordine: diventare anemico, dimagrire 40 chili
in un mese (ma magari!), impazzire a causa della mancanza di B12 (che per i
“sentito dire” si trova solo nei prodotti animali), ammalarmi gravemente (di
una malattia a scelta), ritrovarmi solo (isolato dai carnisti), morire. Inoltre
c’è la leggenda metropolitana che obbliga noi “animalisti” (tutori dei diritti
animali, ndr) a rovinare le cene altrui. Beh, vi svelo un segreto: sono gli
altri a stressarmi durante le cene, io non dico mai nulla e non mi lamento
nemmeno se gli altri commensali mangiano carne, però devo essere interrogato su
tutto ciò che ho nel piatto. Un altro segreto: la pasta col sugo al pomodoro è
vegana: d’ora in poi non mangiatela.
Al di là del
cibo, dovete sapere che -secondo gli oppositori incalliti- chi si occupa degli
animali non umani... odia le persone, non si cura di loro, non le aiuta, si
disinteressa dei bambini che muoiono, gioisce per i migranti deceduti in mare,
non aiuta mai qualcuno se viene chiamato. Anche in questo caso vi svelo un
segreto custodito da decenni: si può fare entrambe le cose! Pensate che io
riesco ad aiutare le persone costantemente, pur occupandomi degli altri
animali: sono un genio eh?!
Ah, qui
entra in scena un’altra cosa fantastica. Molte persone si irritano quando dico
“altri animali”, ma in realtà ho detto solo ciò che ci insegnano e che c’è
scritto nelle Enciclopedie di tutto il mondo: l’essere umano fa parte degli
animali. Non lo sapevate, eh? Terrificante.
La parte più
interessante è parlare della caccia. Non c’è nemmeno il tempo di scrivere mezza
parola che tutti i cacciatori si spostano dai boschi... alla pagina Facebook
dell’associazione. È incredibile: una magia. Ciò che amo, in loro, è la gran voglia
di fare ironia, di provocare, di dare dell’ignorante a chi non fa parte
dell’élite, di pensare che “sotto sotto” noi tutori degli animali andiamo a
mangiare la carne di nascosto, di puntare il dito dicendoci di vergognarci.
Vergognarci per cosa? Mica siamo noi a sparare per divertimento. Oh sì:
divertimento! La necessità è passata di moda con benessere. Tutti qui, a
cercare di estrapolarci incoerenza, contraddizioni... Dev’essere frustrante non
trovarne. Il fatto interessante è il dileguarsi appena il gioco è finito, per
poi apparire l’anno dopo. Sì, perché negli altri momenti nessuno viene a
parlare, a darci una mano. Sono persone che amano follemente i loro animali
domestici e sono seriamente convinti che siano diversi dagli animali selvatici.
Da non crederci.
Un altro
momento curioso è il parlare di maltrattamenti, di pericoli legati al Pianeta.
Improvvisamente ci circondiamo di: poliziotti, ecologi, meteorologi,
veterinari, dendroclimatologi, biologi, naturalisti, chimici, fisici, astrologi
e via discorrendo. Tutti laureati in casa, grazie all’esperienza personale
ovviamente.
E poi adoro
i negazionisti. Tutto ciò che dice una persona che si occupa di animali... è
falso, inventato, creato al momento. Chiaramente è fuori discussione pensare
che l’interlocutore abbia studiato a fondo, letto, fatto esperienza, si sia
magari anche laureato. Eh no, è un “animalista”, quindi non è possibile.
In ultimo ci
sono quelli che commentano solo ed esclusivamente per fare polemica, per poi
tacciarci di “censura” appena vengono bloccati dalla pagina.
In sostanza:
- è più
facile essere Donald Trump piuttosto che un volontario nel campo della tutela
animale;
- se ti
occupi di questioni animali e ci credi veramente, la tua vita sociale sarà un
incubo, ma avrai tanto amore puro da coloro che proteggi;
- parare
continuamente gli attacchi ingiustificati rallenta i nostri progetti seri;
- proteggere
la vita non è solo un diritto, ma un dovere;
- avere un
animo come il nostro non può e non deve essere una colpa, né motivo di odio o
derisione; se non vi piace l’argomento, chiudete la pagina e non leggete;
Occuparsi
della questione animale in generale, non è una cosa facile. Ogni giorno è una
lotta, ogni giorno vediamo cose brutte, ogni giorno speriamo sia più lieve del
precedente, ogni giorno vediamo ingiustizie senza poter intervenire, ogni
giorno siamo confrontati con persone che non vogliono capire. Pochi hanno
rispetto e gratitudine verso quello che facciamo, che, tra l'altro, non lede
mai nessun altro essere vivente. Abbiamo i nostri problemi personali, come
tutti. La maggior parte sono associazioni senza scopo di lucro, i soldi non ci
sono e spesso mettiamo quelli dei nostri personali stipendi, ma non ci
lamentiamo (se non tra di noi).
Perché è
dura, sapete?
E ora mi
aspetto un: “ma chi te lo fa fare?”.
IL CUORE.
IL CUORE.
Volete
capirlo?